Roberto Melli

“… Fra i “solitari” il D’Aloisio Da Vasto va notato per il desiderio di superarsi che è in lui, che gli permette conquiste sempre più evidenti nel senso di maggiore semplificazione e di maggior possesso della materia pittorica, cose che lo allontanano, come nella sua recente pittura, dal pericolo che per lui poteva rappresentare quella sua spontaneità nel creare il contatto fra il suo istinto pittorico e la immediata natura.”

Roberto Melli, su “Il Vero Giotto“ ( L’Almanacco degli Artisti 1931, pag. 334 )