40 anni fa, il 27.11.1971 moriva a Roma il pittore Carlo d’Aloisio da Vasto.
Lo ricordiamo per quel doveroso tributo di omaggio a chi, come lui, ha dato lustro alla città del Vasto, dove nacque.
Oltre alla pittura, da giovanissimo, nel 1908, all’età di 16 anni, si trasferì a Roma dedicandosi alla xilografia e collaborando a numerose testate giornalistiche (Rivista d’Oggi, L’attualità, Il romanzo dei Piccoli, Emporium, Satana Bebba, Corriere dei Piccoli) e illustrando volumi pubblicati dalle Case Editrici Mondadori, Carabba, Trevisan, Berlutti, Maffei.
Le sue opere vennero esposte in Italia e all’estero in personali e collettive (biennali e quadriennali).
Ideò e compilò “L’Almanacco dei veri artisti” e il “Vero Giotto”. Diresse la Sezione Moderna del Museo di Roma, anche nella qualità di Conservatore del Museo Napoleonico della Galleria Comunale d’Arte Moderna, nel Palazzo delle Esposizioni.
A Vasto, Carlo d’Aloisio ha esposto alcune sue opere:
- Natale 1966, Mostra della tavolozza – nella “Mitica” Petite Galerie – Vasto, ai portici di Corso Nuova Italia nei locali del bar attiguo al Politeama Ruzzi, che sempre frequentava nelle occasioni di soggiorno e ritorno a Vasto, sorta di Cenacolo di cultura che si occupava di pittura, musica e letteratura (esposizione permanente d’arte, mostre personali, centro di informazione sugli artisti, ritrovo di pittori, scultori e musicisti, dagli anni ’60, ideata e organizzata da Lello Martone (Vasto, 1920? – 2004), affettuosamente chiamato “Pirata degli Artisti”, per via del suo mecenatismo).
- Luglio 1967, nella Saletta “Palizzi” dell’allora Azienda di Soggiorno e Turismo di Piazza del Popolo.
- Agosto 1981, Mostra Antologica di Carlo D’Aloisio da Vasto al Palazzo delle Esposizioni di Piazza Gabriele Rossetti (ex edifìci scolastici) nel decennale della scomparsa dell’artista.
- Gennaio 2005, nella Piccola Opera Charitas Centro Culturale San Francesco – Sala Trevisan di Giulianova, venne organizzata la Mostra “Tracciati d’arte in Abruzzo” dedicata ai maggiori pittori del ‘900 scomparsi, e fra i tanti artisti due vastesi furono presenti: Carlo D’Aloisio da Vasto e Nicola Galante.
- La memoria di Carlo d’Aloisio da Vasto non si è perduta perché il 2 settembre 2006 ad iniziativa dell’Amministrazione Comunale di Vasto e del Comitato Manifestazioni d’Arte e Cultura (COMARC) venne presentato il terzo volume della collana “Teca della memoria” edito dal Comitato “Premio Vasto d’Arte Contemporanea”, dal titolo “Carlo d’Aloisio da Vasto L’Adriatico e i Pupazzi” a cura di Luigi MuroIo. Alcune opere di Carlo D’Aloisio da Vasto vennero esposte nella Saletta “Marcello” con l’edizione di una cartelle xilografica ad opera del mensile “Vasto domani”.
Luigi Marcello riuscì ad avere la disponibilità di alcuni dipinti da vari collezionisti e da privati per tracciare, come scriveva Luigi Murolo “una retrospettiva sui diversi passages attraversati dal grande intellettuale”. Di questo protagonista della “Scuola romana” di via Cavour (con Scipione, Mafai, Raphael, Melli) scrive Luigi Murolo il visitatore potrà trovare un “corpus” con il quale poter cominciare davvero a fare i conti postumi.
stralcio da art., a firma di Giuseppe Catania, apparso su “il Giornale del Vastese” – n. 13 – nov. 2011