Inaugurata a Palazzo D’Avalos la mostra sui “Paesaggi Culturali” di Carlo d’Aloisio da Vasto

In esposizione fino al 30 luglio oltre 100 opere pittoriche e grafiche, poetiche e narrative. Collaborazione tra Comune di Vasto e Regione Abruzzo per continuare a sviluppare il progetto culturale finalizzato alla riscoperta e valorizzazione dell’Artista abruzzese, anche su scala nazionale ed internazionale. Prezioso ed apprezzato il coinvolgimento delle nuove generazioni. In visita alla mostra anche il Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio


Sabato 13 Maggio, nel pomeriggio, nonostante le avverse condizioni meteo, con numerosa e qualificata partecipazione, nella prestigiosa cornice di Palazzo d’Avalos a Vasto, si è svolto il vernissage della mostra antologica dedicata a Carlo d’Aloisio da Vasto (1892-1971) sul tema dei “Paesaggi Culturali” e dal titolo “Gli Abruzzi e gli Abruzzesi“, concepita per raccontare il paesaggio culturale, fisico e mentale, del primo ‘900 attraverso le opere creative del poliedrico artista vastese: in esposizione acquerelli, olii, xilografie, disegni, illustrazioni editoriali, ma anche estratti poetici e narrativi provenienti da diverse collezioni private, soprattutto abruzzesi.

La rassegna espositiva rappresenta un primo, significativo quanto ancora parziale, approfondimento delle importanti attività artistiche e culturali svolte da Carlo d’Aloisio. Nato a Vasto e poi trasferitosi a Roma fin da giovane, ha sempre portato con sé, nel suo nome d’arte, l’amore per la sua Terra, affermandosi come protagonista della sua epoca, non solo nel campo artistico, ma anche culturale, quale critico d’arte, scrittore, curatore editoriale (in particolare con l’Almanacco degli Artisti – il vero Giotto, da lui edito dal 1930 al 1933), nonché museologo (dal 1930 ha prima creato ed allestito la Sezione Moderna del Museo di Roma e la Galleria d’Arte Moderna di Roma, per poi divenirne direttore dal 1935 e protagonista del loro trasferimento a Palazzo Braschi nel 1953).

Un evento prestigioso, quanto certamente non un punto d’arrivo, del percorso intrapreso dal “Comitato promotore delle iniziative per la valorizzazione del Maestro di Arte e Cultura Carlo d’Aloisio da Vasto“, costituitosi nel 2021 per celebrarne il 50° della scomparsa, su iniziativa dell’Associazione Culturale a lui dedicata in sinergia con la “Pro Loco della Città del Vasto” e con il Comitato “Premio Vasto” d’Arte Contemporanea e che, nel corso di questi due anni, ha visto coinvolgersi e partecipare qualificate competenze e realtà, del territorio e non solo: Enti pubblici, Università, Associazioni Culturali, Istituti scolastici, ecc.

Nella sala archeologica del Museo si è svolta la conferenza di presentazione della mostra, con gli interventi di Francesco Menna, Sindaco della Città del Vasto, di Etelwardo Sigismondi, Senatore della Repubblica Italiana, di Nicola Della Gatta, Assessore alla Cultura della Città del Vasto, di Anna Orsatti, Dirigente scolastica del Polo Liceale “Pàntini-Pudente” di Vasto, di Paola Di Felice, curatrice storica dell’arte e direttrice emerita del Polo Museale di Teramo e di Carlo d’Aloisio Mayo, nipote omonimo del Maestro, presidente dell’Associazione a lui dedicata e coordinatore del Comitato Promotore, che ha introdotto e moderato gli interventi.

«Ringrazio  tutti coloro che si sono coinvolti nell’iniziativa e che ha registrato tante adesioni, tra i quali la Regione, la Pro Loco, il Comitato “Premio Vasto”, il Liceo “Pantini-Pudente”, l’Istituto “Filippo Palizzi” e gli altri, perché tutti insieme hanno contribuito ad impreziosire la mission di Palazzo d’Avalos, ossia quella di ospitare e promuovere l’arte in generale, non solo quella pittorica» ha dichiarato il primo cittadino di Vasto, Francesco Menna nel portare i saluti istituzionali suoi e della Città.

Nell’intervento di Nicola Della Gatta il compiacimento per la numerosa ed interessata partecipazione degli studenti nel percorso progettuale da lui stesso definito “esperimento culturale” ed in generale dei tanti altri soggetti che si sono coinvolti e che si stanno impegnando nella «valorizzazione di un Artista natio della nostra terra e che, con orgoglio, ha portato con sé il nome della sua Città, Vasto, nello svolgere importanti attività a Roma, ma che per troppo tempo è stato ingiustamente dimenticato. Un protagonista poliedrico del ‘900 che va giustamente ricollocato nella memoria collettiva del nostro Paese, a partire dalla nostra comunità, studiandone e promuovendone la vita artistica e culturale. Anche per questo» – ha concluso l’Assessore alla Cultura – «la figura di Carlo d’Aloisio da Vasto rientrerà a pieno titolo nell’imminente progetto di riqualificazione del Polo Museale di Palazzo d’Avalos».

«Questo è un momento significativo che corona il percorso di riscoperta di un personaggio importante che appartiene alla storia di Vasto» – ha affermato il Senatore Etelwardo Sigismondi – che ha aggiunto: «Nonostante il suo percorso di vita lo abbia portato lontano dalla sua terra, lui si è sempre firmato «da Vasto», facendo così conoscere la sua città a tanti: un biglietto di visita, una testimonianza di amore per le sue origini, il cui significato è importante che arrivi ben presente ai giovani». Anche per questo, il Senatore ha poi voluto evidenziare ed apprezzare come il percorso culturale intrapreso abbia saputo coinvolgere le scuole e quindi le nuove generazioni «tant’è che sono stati proprio gli studenti a creare il logo del Comitato Promotore». «L’intento” – ha concluso il Senatore – «è quello di continuare a lavorare per tramandare quell’eredità culturale di cui Vasto è piena e di cui Carlo d’Aloisio da Vasto è certamente uno dei protagonisti di rilievo».

«Questa mostra rappresenta non un punto di arrivo, bensì un nuovo importante tassello del mosaico di iniziative che il Comitato sta perseguendo” – ha evidenziato Carlo d’Aloisio Mayo – «ripartendo dalle sue origini e dalla sua terra, per poi svilupparsi oltre, ma portando sempre con sé, come lui stesso ha voluto fare, i valori delle sue radici culturali». «L’obiettivo di realizzare eventi celebrativi per il 50° della scomparsa nel 2021 e per il 130° della nascita nel 2022 di Carlo d’Aloisio da Vasto hanno consentito di sensibilizzare la sua figura, riuscendo via via a coinvolgere molti soggetti ed enti culturali del territorio e non solo» – ha continuato il rappresentante del Comitato – «tra i quali la Direzione del Polo Museale di Roma Capitale, l’Università “Gabriele D’Annunzio” di Chieti, l’Università di Teramo e molti altri».

Il nipote dell’Artista ha quindi voluto ringraziare le dirigenti scolastiche Nicoletta Del Re dell’ITSET “Filippo Palizzi” e Anna Orsatti del Polo Liceale “Pantini-Pudente” di Vasto che, con i loro docenti e studenti, sinergicamente hanno cooperato e stanno cooperando per la realizzazione del progetto culturale. Quest’ultima ha poi preso la parola, evidenziando il coinvolgimento, lo studio e il lavoro che gli studenti stanno portando avanti sull’Artista, in un “rapporto di consuetudine” con il Comitato per contribuire fattivamente ad «un percorso partito due anni fa al Liceo Artistico vastese con un evento che prefigurava qualcosa che stavamo solo immaginando, una sfida, impegnativa quanto affascinante, che voleva interrompere quell’oblio che durava da troppi decenni».

Infine, Paola Di Felice – che ha curato il progetto espositivo insieme a Pasquale Del Cimmuto ed a Daniela Madonna – ha illustrato ai partecipanti – per successivamente accompagnarli in una dedicata visita guidata – la chiave di lettura non solo della mostra, ma del racconto dell’opera artistica di Carlo d’Aloisio da Vasto: «Carlo d’Aloisio da Vasto è “da Vasto” perché quella è la sua matrice, quella è la sua città, quello è il suo “paesaggio culturale”, osservato da bambino, poi da ragazzo. Con sé ha portato l’amore per questa terra: un amore anche straziante, accompagnato dalla necessità di doversi allontanare e da ricordi “sfilacciati” che poi lo portano a ricordare dei particolari che altri avevano dimenticato». «Lo stesso luogo, lo stesso contesto» – ha evidenziato la curatrice – «sarà sempre rappresentato in maniera diversa da ciascun artista, così come sarà interpretato in maniera diversa da ciascuno di noi. Questo è il significato ed il valore del concetto di “Paesaggio Culturale”».

La presentazione si è conclusa con la citazione condivisa di una famosa frase di Bansky che recita così: “Dicono che si muoia due volte. Una volta quando si smette di respirare e una seconda volta, un po’ più tardi, quando qualcuno dice il tuo nome per l’ultima volta“. “Noi tutti siamo ora protagonisti – ha quindi sottolineato il nipote dell’Artista – della volontà e della capacità di non far morire Carlo d’Aloisio da Vasto per la seconda volta, dopo troppi decenni di immeritato silenzio sul suo nome e sulla sua storia”.

Al termine degli interventi, il Sindaco di Vasto Francesco Menna ha presieduto la cerimonia del taglio del nastro che ha ufficialmente aperto la mostra su Carlo d’Aloisio da Vasto nelle sale espositive della pinacoteca di Palazzo d’Avalos.

Ha onorato della sua visita alla Mostra anche il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.

Al vernissage erano presenti anche gli altri componenti del Comitato Promotore: Mercurio Saraceni Presidente della Pro Loco “Città del Vasto” APS, Alfredo Bontempo Presidente del Comitato “Premio Vasto” d’Arte Contemporanea, Pasquale Del Cimmuto curatore e storico d’arte; Daniela Madonna docente, esperta d’arte e Segretaria del Comitato “Premio Vasto”, Dionisio Mariano Magni Architetto e Presidente di FaròArte, Paolo Calvano Direttore del “Dipartimento di Studi e Ricerche sulla Storia di Vasto” della Pro Loco, Pasquale Spadaccini Pubblicista e ricercatore culturale, Jacopo Fabrizio Studente vastese di Storia dell’Arte all’Università di Roma Tre.

il Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio in visita alla mostra

Il progetto culturale è sostenuto dall’Alto Patrocinio del Presidente della Regione Abruzzo, del Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo e del Comune della Città del Vasto.

La Mostra resterà aperta presso le sale espositive di Palazzo d’Avalos fino a domenica 30 luglio.

Nella sala nobile del “quarto della marchesa” di Palazzo d’Avalos è stata anche esposta la scultura bronzea “Il sonno di Adamo”, opera realizzata dall’artista Elisabetta Mayo, consorte di Carlo d’Aloisio da Vasto, a testimonianza dell’importante ruolo da Lei svolto nella vita artistica e culturale del Maestro vastese.

Il prossimo appuntamento è fissato per sabato 10 giugno, nella sala eventi della la Pinacoteca di Palazzo d’Avalos, per il Convegno dedicato alla tematica dei “Paesaggi Culturali” nel confronto interpretativo degli  Artisti Abruzzesi a cavallo tra ‘800 e ‘900. L’occasione sarà anche quella di premiare gli studenti del “Palizzi” e del “Pantini-Pudente” che stanno partecipando al concorso creativo per l’assegnazione della seconda edizione del “Premio Carlo d’Aloisio da Vasto”.


Hanno collaborato all’allestimento della mostra ed hanno curato l’accoglienza al vernissage le studentesse e gli studenti dell’I.T.S.E.T. “Filippo Palizzi” di Vasto, coordinati dalla Prof.ssa Antonella Virelli.

Si ringrazia l’AIS Abruzzo – Associazione Italiana Sommeliers Regione Abruzzo che ha curato il servizio per il brindisi finale dell’evento.


Servizio giornalistico a cura di Nicola Cinquina per “Chiaro Quotidiano”


Foto Gallery a cura di Lino Spadaccini


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