Ricordando l’Abruzzo

La nostalgia, l’attaccamento alla propria terra e l’emozione per il ritorno sono sentimenti ben presenti nel racconto – che di seguito riproponiamo – del pittore Carlo D’Aloisio da Vasto (Vasto 1892 – Roma 1971), pubblicato con lo stesso titolo sul mensile “L’Abruzzo“, nel mese di marzo del 1920. L’autore, descrivendo il suo viaggio in treno …

Natale d’Abruzzo

Il Natale raccontato da Carlo d’Aloisio da Vasto Pur nella mutevolezza dei tempi, gli abruzzesi continuano a sentire ancora vive le antiche tradizioni del Natale che riproponiamo con l’articolo “Natale in Abruzzo” di Carlo D’Aloisio da Vasto, pubblicato sul quotidiano “Il Messaggero” il 23 dicembre 1923, con l’autore che descrive la magica atmosfera e la …

Giuseppe Pensabene – “L’Italiano”, 1960

… Carlo D’Aloisio da Vasto, che tutt’ora opera ed espone, già fino dal 1930, ed anche da prima, era uno degli iniziatori a Roma, della pittura tonale. Era in relazione con Trifoglio ed anche con Melli, che fino allora aveva fatto lo scultore: Come loro, egli non aveva partecipato al “Novecento”; intendeva il rinnovamento della …

Attilio Crespi, “L’Osservatore Romano”, 1943

D’Aloisio Da Vasto non è davvero alle prime armi, e certo suo partecipare dal principio, al movimento delle arti figurative italiane contemporanee, dovrebbe pure manifestarsi con qualche segno di stanchezza; le sue risorse invece sono ancora fresche e positive, e ancor ricche di caste, favolose e ingenue possibilità. … Ma v’è fra l’altro la “Natura …

Walter Trillini, “L’Italia”, 1943

D’Aloisio Da Vasto ci convince subito di essere un artista arrivato. Non arrivista, ma fermato al bivio del rinnovarsi e del morire che lo condurrà certamente non a ricalcare sulla mobile e consunta idea della cera la forma che possiede, ma a disimpegnarsi : fintanto che a D’Aloisio riuscirà di trovare quella forma e quell’ambiente …

Vincenzo Bucci, “Corriere della Sera”, 1932

  La pittura del D’Aloisio Da Vasto, moderna senza affettazioni di modernità (la modernità è in lui più un modo di sentire che d’atteggiarsi), non astrae dal vero, ma lo compone e riassume in chiare forme, con un sentimento poetico e con una euritmia di colori e di linee piacevolmente decorativa. L’Acquarello, usato in tutta …

Michele Biancale, “Il Popolo di Roma”, 1929

Gli acquarelli di D’Aloisio sono netti sonanti puri nella sobrietà cromatica d’impianto, si fanno valere pochi nuclei di colore in funzioni di figure, di alberi, di case: Idealità nuove entrano a capofitto in quelle sue pagine in cui gli appunti presi direttamente sono tracciati in modo sintetico, vivo ed espressivo. Cose molto belle! Nei quadri …

“Il Progresso Italo Americano”, 1923

… Beninteso che Carlo D’Aloisio Da Vasto collaboratore del “Caras y Carates” e il “Plus Ultra” di Buenos Aires per giungere a questo punto e poter essere il felice creatore di questo originale genere d’arte ha dovuto prima di ogni cosa diventare un buon pittore e un buon disegnatore. Fin da ragazzo egli è stato …